SANTIAGO DEL CILE – Anche quest anno il mondiale dei poveri, dei disagiati e senzatetto si svolgerà con il suo carico di storie di vita e di sport per l’ evento sportivo sociale piu importante del globo. Siamo alla dodicesima edizione e regolarmente a Santiago del Cile scenderanno in campo 2 tornei per un totale di 54 squadre e 48 nazioni circa.
Nella piazza della ciudadania in fronte al palazzo della Moneta si svolgeranno le gare che porteranno ai giocatori molto di piu che una esperienza sportiva.
Molti partecipanti dopo questa esperienza riallacciano i rapporti familiari sfilacciati e distrutti, trovano nuovi amici o un nuovo amore, ma in linea generale una nuova energia interiore, una spinta per affrontare i propri problemi nelle nazioni di provenienza.
L’Italia parteciperà con la Nazionale Solidale, una squadra che rappresenta il progetto italiano gestito dalla ASD dogma onlus di Milano.
I giocatori provengono dalla Comunità di recupero l’approdo e dal dormitorio comunale Enzo Jannacci di Milano.
Unico ‘straniero’ Mendjel Djamel che e’ Algerino e vive al dormitorio di Milano, dopo una separazione familiare causata dalla perdita del lavoro. Gli altri tutti Italiani, con le loro storie di abuso di droga, alcool e qualche periodo da vagabondo, che oggi stanno ricominciando un percorso presso l’appartamento protetto dell’approdo di Rivolta d’Adda. Il piu giovane e’ Gianni che proviene dalla Liguria oggi martoriata dalle alluvioni e dai problemi di mala gestione del territorio. La squadra dedicherà la prima partita ai Genovesi. L’anno scorso in Polonia la Nazionale Solidale dedico il torneo a Stefano Borgonovo appena scomparso, esibendo un grande striscione e giocando con il lutto al braccio. I ragazzi di Rivolta hanno anche un allenatore speciale: si tratta di Emiliano Mondonico che collabora e aiuta il programma di recupero dalle dipendenze attraverso il Calcio, proprio con l’ Approdo di Rivolta d’Adda.
La spedizione e’ composta da 5 giocatori, un Team Manager/allenatore e un accompagnatore 7 in tutto. Pochi ma buoni direbbe qualcuno, ma alla Homeless World Cup nessuno conosce i propri avversari fino all inizio del torneo. Il regolamento e la formula organizzativa, prevede che ogni atleta possa giocare solo una competizione nella sua vita. La regola e’ stata introdotta per consentire a piu persone di partecipare e per dare a tutti l’ opportunità di rappresentare il proprio paese.
Si comincia il 19 ottobre e per 9 giorni si giocheranno piu di 500 partite fino a domenica 26 ottobre, giorno della finale , anzi le finali. Un altra particolarità del torneo consiste nel dividere dopo 7 giorni di gare le squadre in 6 competizioni, per far giocare a tutte le compagini 13 partite, per dare a ognuno una finale.che sia per il primo posto o per una posizione in classifica.
Alla fine in questo torneo e’ il calcio e l’amicizia che sono protagoniste, il risultato, da quello che ci dicono sempre tutti gli allenatori e i giocatori, non e’ così importante. Un torneo mondiale di altri Tempi e significati, che avrebbe tanto da insegnare al calcio professionista, anche solo per l aria di festa e Fair play che si respira nei campi e sulle tribune. Il sorteggio dei gironi ci mette insieme a Portogallo, Francia, Ghana e Hong Kong. Si comincia domani con il Portogallo e vedremo come la squadra si presenterà a questa esperienza Cilena.